Una delle prestazioni dentarie che si verifica molto più comunemente rispetto ad altre, è rappresentata dall’estrazione. In base a vari dati statistici, è stato visto che circa la metà dell’intera popolazione italiana, ha subìto l’estrazione di almeno un dente. Tale condizione ha sia un impatto dal punto di vista economico e sia dal punto di vista funzionale, in quanto i denti sono deputati alla masticazione.
Ogni nostri singolo dente è deputato ad una funzione specifica, ad esempio: gli incisivi sono deputati a tagliare e strappare il cibo, mentre i canini servono proprio a masticare, triturando e sminuzzando il cibo inserito nella bocca. È chiaro che, dopo aver effettuato l’estrazione di un dente, ci sono alcuni cibi che andrebbero evitati per un po’ di tempo. Ma la pasta si può mangiare dopo aver rimosso un dente?
Estrazione dentale e masticazione
I denti sono praticamente delle ossa, costituiti da due tessuti definiti come smalto e dentina. Nel caso in cui essi subiscano delle corrosioni che distruggono lo smalto, come ad esempio nel caso della formazione delle carie, potrebbe rendersi necessario sottoporsi all’estrazione del dente interessato. Ciò è fondamentale affinché il paziente non percepisca più dolore durante la masticazione e non vada incontro ad infezioni più serie.
Dunque, è abbastanza ovvio che i denti siano fondamentali per tutto l’apparato boccale, garantendo un corretta masticazione, e di conseguenza anche una corretta digestione, dei cibi. Dopo aver effettuato l’estrazione dentale, l’odontoiatra potrebbe far presente che la bocca necessiti di un periodo di “riposo” prima di poter consumare nuovamente i cibi normalmente ingeriti.
Ecco cosa succede se si mangia la pasta dopo aver estratto un dente:
Al fine di non compromettere l’efficacia della prestazione dentaria effettuata, e non percepire dolori particolarmente intensi, è necessario che i denti non siano sottoposti a sollecitazioni meccaniche impegnative. Ciò vale sia per quello che si mangia e sia per la temperatura e la consistenza con cui viene effettuato il consumo. La pasta è uno di quei cibi che inizialmente andrebbero evitati, per i seguenti motivi riportati:
- Consistenza: siccome la maggior parte delle paste italiane è fatta di semola di grano duro, la sua consistenza provocherebbe dolore lancinante alle persone che hanno appena estratto un dente;
- Residui: generalmente i residui di pasta tendono ad accumularsi tra le cuspidi dentarie;
- Temperatura: è chiaro che, nella maggior parte dei casi, la pasta viene consumata a delle temperature davvero elevate, provocando così del dolore intenso a chi ha appena estratto un dente;
Quando si effettua questo tipo di trattamento, è lo stesso dentista a suggerire al paziente quali siano i cibi che possono o non possono essere consumati, nel tempo immediatamente successivo all’estrazione. In genere, il consiglio è di consumare alimenti dalla consistenza soffice e morbida e soprattutto che abbiano delle temperature non eccessivamente calde.
Chiaramente, è importante mantenere una dieta sana ed equilibrata, quindi è bene cercare di integrare anche la frutta e la verdura. La frutta, ad esempio, si può inserire all’interno di buonissimi frullati. Le verdure, invece, si possono consumare sottoforma di vellutate, che devono essere chiaramente fatte prima raffreddare così da non incombere i brutti dolori!