Come mangiare la papaya: ecco il trucco del contadino

La papaya affonda le proprie radici nelle regioni tropicali ed è un frutto caratterizzato da una consistenza estremamente morbida, nonché da un sapore molto dolce e delicato. Le sue origini sono prettamente messicane, ma il suo consumo si sta diffondendo anche nei paesi Europei, specie nel corso degli ultimi anni.

Nonostante sia vero che la sua diffusione si stia estendendo anche verso l’Europa, ci sono ancora parecchie persone che non sanno bene come questo frutto vada degustato, né tanto meno come vada effettivamente tagliato e quali siano le parti edibili. Per sciogliere qualsiasi dubbio a riguardo, il contadino ci ha rivelato il suo trucco su come mangiare la papaya.

Papaya: che cos’è

La papaya (o papaia) è scientificamente definita con il nome di Carica papaya ed è una pianta facente parte della famiglia delle Caricacee. La pianta in sé, si presenta come un albero dalle ridotte dimensioni e poco ramificato. Le foglie sono disposte all’apice del tronco ed i fiori in corrispondenza dell’ascella di queste ultime. Ciò che comunemente noi mangiamo, è il frutto.

La papaya è caratterizzata da una forma allungata ed colorazione esterna inizialmente verde, ma molto variabile a seguito del processo di maturazione. Al suo interno, la polpa arancione si presenta con una consistenza bella morbida e succulenta. Una volta tagliata per bene, si sveleranno i piccoli semini centrali, che in realtà sarebbero commestibili ma difficili da poter mangiare.

Il trucco del contadino su come mangiare la papaya:

Prima di procedere a svelare il trucco del contadino, lo stesso ci ha anche informati del fatto che la papaya vada consumata soltanto quando arrivata a maturazione. Questo è un fattore importante per assicurarsi che il sapore non sia tendente all’acidulo e che la polpa sia bella succosa. Di seguito il trucco del contadino:

  • Verificare che la papaya sia matura: lo si può già intendere dalla colorazione esterna della buccia, che dovrebbe quindi apparire giallognola con alcune sfumature di rosso. Se è troppo verde, il frutto è ancora acerbo. Per capire se è effettivamente matura, il trucco del contadino si suddivide in due step: si effettua una pressione sulla papaya che, quindi, risulterà morbida ma non troppo molle tanto da rompersi. Il secondo step consiste nell’annusare la papaya: se riusciamo a captare quel tipico odore tropicale, saremo sicuri che la polpa all’interno è bella succosa e, quindi, che il frutto è maturo;
  • Tagliare la papaya: è davvero molto semplice. Basta soltanto prendere un coltello e procedere con la normale rimozione della buccia effettuando tagli verticali. Una volta rimossa la buccia, con l’impiego di un tagliare di effettua un taglio netto dividendo il frutto in due parti perfettamente uguali;
  • Rimozione dei semi: ognuna delle due parti svelerà al suo interne dei piccoli semi neri. Questi ultimi vanno rimossi con un semplice cucchiaio, avendo premura di togliere anche i filamenti che sono presenti al di sotto degli stessi.

Dopo aver rimossi i semi, bisogna soltanto tagliare le due parti del frutto. Generalmente, il consiglio è di tagliarle a metà e poi nuovamente, formando quindi dei classici quadrotti. I quadrotti di papaya si possono utilizzare in tantissime ricette differenti, in quanto questo frutto è dotato di una buona versatilità.

Tradizionalmente, si inseriscono all’interno delle macedonie, aggiungendo anche un po’ di succo di limone per equilibrare il sapore dolce. Se si è particolarmente golosi, invece, oltre al limone si può aggiungere anche dello zucchero di canna. Questi due ingredienti formeranno uno sciroppo buonissimo, che renderà ancor più deliziosa la nostra macedonia con papaya!

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